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L’inchiesta di Trani: perché Innocenzi e Minzolini vanno cacciati
Nelle intercettazioni della procura di Trani un commissario dell’Agcom, organo teoricamente immune da ingerenze governative, sollecita esposti contro trasmissioni giornalistiche. Minzolini fa editoriali su commissione. Entrambi agli ordini di Berlusconi.
Il decreto salva liste e la menzogna della interpretazione autentica
Per ovviare alla situazione di illegalità creatasi A Roma e Milano con la presentazione delle liste elettorali del Pdl, il Governo emana un decreto legge che costituisce una vergogna per lo stato di diritto. Situazione sanata, ma Costituzione violentata.
Mills corrotto da Berlusconi ma la disinformazione crea l'assoluzione
La Corte di Cassazione conferma la colpevolezza del corrotto Mills, e di riflesso quella del corruttore Berlusconi, ma opta per la prescrizione del reato, perché commesso più di 10 anni fa. E i grandi media stravolgono il significato della sentenza.
Ragazzo down vessato: il tribunale di Milano condanna dirigenti google
Dirigenti di google condannati per violazione della privacy per il video del ragazzo down vessato dai compagni. Google protesta. In realtà, anche se in attesa delle motivazioni della sentenza, pare proprio una decisione saggia e imposta dalla legge.
Nell'editoriale di Minzolini una grave violazione del dovere di verità
Ennesimo editoriale del direttore del tg1, questa volta a favore di Guido Bertolaso e contro i colleghi che pubblicano le intercettazioni. Diverse le violazioni, ma la più grave è quella del dovere di verità sulla valenza probatoria delle intercettazioni.
Giorgio Bocca: forse gli italiani stanno iniziando a stancarsi
Pubblichiamo un'illuminante intervista di Marco Travaglio a Giorgio Bocca apparsa su "Il Fatto Quotidiano". Analisi spietata della attuale situazione politica italiana, con corruzione e malcostume che dilagano. Ma per Bocca si intravede una luce in fondo.
"Il silenzio è mafioso": Daniele Martinelli citato per diffamazione
Riccardo De Corato, vicesindaco di Milano, cita per diffamazione il giornalista Daniele Martinelli, reo di aver qualificato “mafioso” il silenzio opposto dal senatore alle domande sulla condanna inflitta al sindaco Letizia Moratti dalla Corte dei Conti.
Dalla Vigilanza il divieto di informazione in campagna elettorale
Dalla Commissione di Vigilanza Rai arriva una notizia incredibile. Niente più approfondimento informativo in campagna elettorale, ma solo tribune politiche. Si tratta di un provvedimento illegittimo, in palese contrasto con la legge n. 28 del 2000.
Il caso Morgan: quando il moralismo diventa un abuso
Dopo un’intervista resa a Max, in cui ammette l’uso abituale di droghe e fa dichiarazioni scomode, il cantante Morgan viene escluso dall’imminente Festival di Sanremo. Un provvedimento illegittimo, che lo abilita a richiedere il risarcimento dei danni.
A Sanremo uomo bianco discriminato: bocciati gli Analisilogica
La Commissione di Sanremo incaricata di selezionare i giovani esclude gli Analisilogica. Il brano parla di uomini bianchi che fanno le guerre e fanno saltare le gambe dei bambini neri. Per la Commissione il testo non è idoneo in quanto discriminatorio.
Una strada a Craxi: l’omaggio del sindaco a chi è morto delinquente
Per il ventennale della morte di Craxi, Letizia Moratti, sindaco di Milano, la città di Mani Pulite, annuncia l’intitolazione di una strada all’ex leader nonostante l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Una decisione che la legge non consentirebbe.
Berlusconi ferito e bomba degli anarchici: Sallusti diffama Travaglio
Sallusti distorce le affermazioni di Marco Travaglio accusandolo di augurarsi la morte fisica degli avversari politici. Una grave diffamazione che ricorda quella di Giuliano Ferrara, condannato per aver definito L’Unità “giornale tecnicamente omicida”.
Il fuorionda di Fini: nessuna violazione e tanto interesse pubblico
Le frasi su Berlusconi che il presidente della Camera si è fatto sfuggire ad un convegno del 6 novembre durante una conversazione privata sono state legittimamente divulgate, perché soddisfano un reale interesse pubblico e carpite con mezzi non illeciti.
Dalle escort ai mafiosi: quando il politico bullo diventa un disperato
Bocciato il lodo Alfano dalla Corte Costituzionale, per salvarsi dai guai giudiziari Berlusconi gioca la carta del processo breve. Ma ora parlano i pentiti di mafia. Repubblica dà ampio spazio alla questione e Berlusconi preannuncia un'assurda querela.
Editoriale di Minzolini: questa volta attacca un potere dello Stato
Altro editoriale del direttore del Tg1: questa volta fa propria la battaglia del presidente del Consiglio contro la magistratura. Un’altra subordinazione agli interessi del premier, che fonda la responsabilità disciplinare presupposto della radiazione.
Berlusconi a Ballarò rivendica lo squilibrio tra i poteri dello Stato
Il presidente del Consiglio Berlusconi telefona a Ballarò accusando i giudici di Milano che hanno condannato Mills di essere comunisti. Un duro attacco al potere giudiziario, che altera l’equilibrio tra i poteri dello Stato, caposaldo di una democrazia.
Caso Marrazzo: quando il fatto privato diventa di interesse pubblico
Il governatore del Lazio sorpreso con un transessuale. Fatto privato che viene attratto dal fatto di interesse pubblico: i carabinieri che da mesi lo ricattavano. Rimangono fatti privati, invece, le sue scorribande per le vie di Roma a caccia di trans.
Un giudice condanna Fininvest: scatta la rappresaglia di Canale5
Pochi giorni dopo la sentenza Fininvest, Canale5 mostra un filmato che ritrae il giudice Raimondo Mesiano nella pubblica via, mentre una voce fuori campo ironizza sul suo modo di fare e di vestire. Violata la riservatezza e la reputazione del giudice.
Intervista a Daniele Luttazzi: la satira e l'informazione in Italia
Pubblichiamo un'intervista di Marco Manieri a Daniele Luttazzi, una delle vittime dell'editto bulgaro del 2002, scomparso dai palinsesti televisivi nonostante le sue trasmissioni totalizzassero un altissimo share. Luttazzi parla della situazione italiana.
Battesimo ufficiale del Tg di regime nell'editoriale di Minzolini
Altro editoriale del direttore del tg1 che getta nello sconcerto chiunque creda nella democrazia. Attacca la manifestazione organizzata dalla Fnsi e si schiera apertamente a fianco del presidente del Consiglio. In sostanza, abdica alla propria autonomia.
Il caso Annozero: tecniche di fabbricazione del giornalismo sovversivo
Il recente attacco a Santoro e ad Annozero dimostra come questo Esecutivo non voglia lasciare alcuno spazio all’approfondimento informativo 'scomodo'. Le accuse sono volutamente generiche, rendendo ardua qualsiasi difesa. E la censura diventa formale.
I 'vizi privati' di Boffo: il direttore Feltri rischia la radiazione
Il direttore del Giornale cita una non meglio specificata ‘nota informativa’ per distruggere la reputazione del direttore dell’Avvenire, denunciando la sua omosessualità. Oltre alla diffamazione, qui vi è la violazione della deontologia giornalistica.
Le dieci domande di Repubblica: e Berlusconi avvìa una causa persa
Incredibile iniziativa giudiziaria del presidente del Consiglio, che cita in giudizio Repubblica per le famose dieci domande che il quotidiano gli rivolge nelle pagine interne da ormai due mesi. Nessun tribunale italiano potrebbe mai dargli ragione.
'Rimbalza il clandestino': la Lega propaganda la superiorità razziale
Fa scalpore il gioco ideato e diffuso su Facebook da Renzo Bossi, che premia chi impedisce ai barconi di extracomunitari di raggiungere le coste. Qui non è possibile invocare il diritto di satira. Scatta quindi il reato di istigazione all’odio razziale.
Don Diana diffamato: a Telelombardia nasce il paradosso di Pecorella
In una trasmissione televisiva Gaetano Pecorella, strenuo difensore della presunzione di non colpevolezza, diffama Don Peppino Diana, prete ucciso dalla camorra, citando fatti contenuti in una sentenza poi riformata sia in appello che in cassazione.
Internet e diritto all'oblio: quando la memoria cade in prescrizione
Il disegno di legge Lussana sul cosiddetto diritto all’oblio in Rete, vìola i principi costituzionali che tutelano la libertà di espressione, la sovranità popolare e l’eguaglianza sostanziale, prevedendo una sorta di prescrizione della memoria collettiva.
Tg1: molta confusione e troppo servilismo nell'editoriale di Minzolini
Incredibile intervento del direttore del Tg1 che si presenta ai telespettatori difendendo la scelta di non parlare dell’inchiesta di Bari che vede coinvolto il presidente del Consiglio in un giro di prostitute. Per lui è solo gossip e processo mediatico.
Berlusconi e le squillo: la Rai copre la tragedia di un uomo ridicolo
A parte il Tg3, la Rai ha oscurato i clamorosi sviluppi dell’inchiesta della procura di Bari, che sta svelando un giro di squillo a disposizione del presidente del Consiglio. Si tratta di una clamorosa violazione dei principi di deontologia giornalistica.
Obbrobri e contraddizioni nel disegno di legge sulle intercettazioni
Il disegno di legge approvato dalla Camera vieta la pubblicazione delle intercettazioni fino alla chiusura delle indagini preliminari. E’ l’affossamento del principio di immediatezza della notizia. E le contraddizioni contenute nella legge sono paurose.
Foto di Villa Certosa: Belpietro ha violato il dovere di autonomia
Maurizio Belpietro, il direttore di “Panorama”, andrebbe sottoposto a procedimento disciplinare per aver consegnato le fotografie di Villa Certosa a Niccolò Ghedini, l’avvocato di Berlusconi. Una grave violazione del dovere deontologico di autonomia.
Foto di Villa Certosa: perché la pubblicazione è di interesse pubblico
Anche il Garante della Privacy interviene sul caso delle foto di Villa Certosa, dichiarando illegittima la loro pubblicazione. E' una decisione errata, in quanto adotta i parametri della cronaca scandalistica. Al contrario, sussiste l’interesse pubblico.
Foto di Villa Certosa: illegittimo il sequestro della Procura di Roma
La Procura di Roma dispone il sequestro preventivo delle foto che ritraggono all’interno di Villa Certosa Silvio Berlusconi in compagnia di ragazze in topless, pare anche minorenni, compresa la stessa Noemi. Ipotesi di reato: violazione della privacy.
Il padre di Noemi fa causa a Repubblica. Ma la diffamazione dov'è?
Esce l’intervista di Repubblica a Gino Flaminio, l’ex fidanzato di Noemi, che dimostra come Silvio Berlusconi ha mentito sui suoi rapporti con la ragazza. Spunta una vacanza di fine anno con 40 ragazzine. E il padre di Noemi annuncia un'assurda querela.
'Estremisti di sinistra': Berlusconi diffama i giudici di Milano
Pubblicate le motivazioni della sentenza Mills: l’avvocato inglese fu corrotto da Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio sferra il solito duro attacco alla magistratura. Ma questa volta va sullo specifico, commettendo il reato di diffamazione.
Vauro e la Borromeo dalla Bignardi: un caso di censura squinternata
Il vignettista viene ancora una volta censurato dai vertici Rai, insieme a Beatrice Borromeo, per le dichiarazioni registrate nel corso del programma “L’Era Glaciale”. La motivazione (violazione della par condicio) questa volta è davvero imbarazzante.
Berlusconi infedele: se Noemi fosse inglese o americana
Pubblichiamo l'articolo di Enrico Franceschini sul rapporto tra Silvio Berlusconi e Noemi Letizia, che ipotizza cosa sarebbe successo se la nota vicenda si fosse verificata in un paese anglosassone, dove le bugie di un premier non sono mai tollerate.
Berlusconi infedele: se il fatto 'privato' è di interesse pubblico
Gli organi di informazione danno ampio risalto alla visita del premier alla festa dei diciotto anni di una ragazza napoletana. E Veronica Lario chiede la separazione. Il Pdl grida alla violazione della riservatezza. Invece sussiste l’interesse pubblico.
Report ficcanaso: la Gabanelli deferita al Comitato Etico Rai
La puntata di 'Report' sulla social card di Tremonti finisce sotto la lente di ingrandimento dei vertici Rai. La Gabanelli deferita al Comitato Etico. Ormai ai giornalisti Rai non viene più perdonato l’adempimento del dovere deontologico di verità.
Sospeso Vauro: dalla Rai arriva la censura sciacalla
Brutto atto di censura la sospensione di Vauro per la vignetta sul terremoto. La motivazione è quantomeno pretestuosa, perché stravolge il messaggio satirico della vignetta. Possibile intravvedere gli estremi del reato di diffamazione ai danni di Vauro.
Il caso Annozero: verso il tramonto del l'approfondimento informativo?
Ancora bordate contro Santoro per la trasmissione sul terremoto. E' diffamato da Gasparri e Giordano. Ma ciò che allarma sono le dichiarazioni del presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli, grande maestro dell’approfondimento informativo.
Corte di Cassazione sul web: 'Il forum non è stampa'. Ma il resto sì?
La sentenza della Suprema Corte qualifica il forum mero strumento di diffusione del pensiero, impedendone l’assimilazione al concetto di stampa. Ma è lecito supporre che la sentenza abbia esteso al sito web la tutela costituzionale prevista per la stampa.
Sicurezza e ronde: lo Stato privatizza la tutela dell'ordine pubblico
Disegno di legge sulla sicurezza: privati cittadini selezionati per la tutela dell’ordine pubblico. Si tratta di una norma in palese contrasto con i principi fondamentali della Costituzione, che attribuiscono quella funzione in via esclusiva allo Stato.
Ddl sulla sicurezza: il sapore fascista dell'emendamento D'Alia
L’emendamento dà al ministro dell’Interno il potere di chiudere i siti internet. E' una norma in palese contrasto con l’art. 21 Cost., che conferisce un simile potere soltanto alla magistratura. Si ritorna al potere di sequestro dei prefetti fascisti.
Il testamento biologico di Mimmo Lombezzi: meglio una grappa
Pubblichiamo il testamento biologico redatto da Mimmo Lombezzi, che approfitta dell'occasione per sferrare un duro attacco contro coloro che per mesi hanno infamato Beppino Englaro, il papà di Eluana, nonostante più sentenze gli avessero dato ragione.
Eluana Englaro: quando la disinformazione crea il 'vuoto normativo'
Un’altra campagna di disinformazione, questa volta sul caso Englaro. I giudici, che hanno applicato le leggi vigenti, accusati di aver agito in presenza di un ‘vuoto normativo’, escluso dalla Corte Costituzionale cui il Parlamento era ricorso nel 2008.
Stupro di Guidonia e Radicali: illecita diffusione di dati personali
Rappresenta un clamoroso caso di violazione della privacy la pubblicazione sul sito radicali.it delle generalità di chi ha inviato le mail a Rita Bernardini per protestare contro la visita ispettiva effettuata sui presunti stupratori di Guidonia.
Denunciato Di Pietro per aver implorato il rispetto della Costituzione
Una delle più moderate critiche mai rivolte ad un Capo di Stato è costata a Di Pietro una denuncia per ‘Offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica’. Al centro, l’inerzia di Napolitano sul lodo Alfano e gli attacchi alla magistratura.
Ebrei, Olocausto e satira: quando la barzelletta diventa reato
Le barzellette antisemite che circolano sul web, ambientate nei lager nazisti, non possono ricondursi al diritto di satira. A maggior ragione quella raccontata da Berlusconi a Nuoro, in quanto attua il rovesciamento della struttura tipica della satira.
Gabriella Nuzzi della procura di Salerno si dimette dalla Anm
Pubblichiamo la lettera con la quale Gabriella Nuzzi, magistrato della procura di Salerno, protagonista della cosiddetta 'guerra tra procure', si è dimessa dalla Associazione Nazionale Magistrati. Le esprimiamo la totale e più sincera solidarietà.
Santoro e Vespa, due pesi e due misure nel seppellire l'informazione
Aspre critiche a Michele Santoro per la puntata di Annozero sulle stragi di civili nella Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Incredibilmente, nulla da dire su come Bruno Vespa ha preteso a Porta a Porta di far luce sul processo Andreotti.
Occultata la notizia che svela la bufala della guerra tra procure
Caso De Magistris. Per settimane i media hanno sostenuto la teoria della ‘guerra tra procure’. Adesso nascondono la decisione del tribunale del riesame, che stravolge quella teoria confermando l’intero impianto accusatorio della procura di Salerno.
Israele invade: ecco cosa succede nella striscia di Gaza
Pubblichiamo la lettera di Vittorio Arrigoni su quanto sta accadendo nella striscia di Gaza, dove da qualche ora è in corso la fase due dell'operazione 'piombo fuso', quella che vede l'esercito israeliano occupare militarmente la striscia di Gaza.
Sansonetti: Ferrero è illiberale. Ma Liberazione è giornale di partito
La posizione assunta dal direttore di 'Liberazione' contro la linea ufficiale del Prc e a sostegno della nota 'mozione Vendola' configura un inadempimento contrattuale, dovendo la prestazione di Sansonetti considerarsi 'ideologicamente orientata'.
La sberla del Capo al cronista che denuncia la cattiva amministrazione
Il comandante della polizia municipale di Napoli convoca e aggredisce nei propri uffici il giornalista che ha denunciato il degrado in cui versa il quartiere dove lo stesso comandante risiede. Ma il giornalista riprende tutto con una telecamera nascosta.
Le mani di Ligresti su Firenze: L'Espresso rivela, il sindaco querela
Dopo essersi incatenato a Roma davanti alla sede de “L’Espresso”, il sindaco di Firenze preannuncia una improbabile querela contro il gruppo editoriale per la pubblicazione delle intercettazioni relative all’inchiesta condotta dalla procura di Firenze.
Un magistrato: 'non consentiamo che la si butti in caciara'
Pubblichiamo l'articolo di un magistrato di Corte d'Appello sulla scottante questione della cosiddetta 'guerra' tra le procure di Salerno e di Catanzaro, che fa intendere come in realtà ci si trovi di fronte ad una normalissima indagine giudiziaria.
Il voto di scambio alla luce del sole del candidato governatore
Lo spot elettorale di Gianni Chiodi, candidato Pdl alla carica di governatore dell’Abruzzo, che lo ritrae mentre promette corsi di formazione a chi gli lascerà il curriculum presso i gazebo elettorali, rappresenta un clamoroso caso di voto di scambio.
Disegno di legge Cassinelli: quando dalla stretta si passa alla farsa
Il deputato del Pdl Roberto Cassinelli presenta un disegno di legge sulla regolamentazione del web, definendo “illiberale” quello precedente di Ricardo Levi. In realtà, si tratta di un disegno liberticida, addirittura grottesco in alcuni suoi punti.
Berlusconi telefona a Ballarò: uso improprio del mezzo televisivo
L'incursione telefonica di Berlusconi a Ballarò è un comportamento estraneo ad un ordinamento democratico, in cui un capo di Governo non può mai occupare una trasmissione di approfondimento informativo. Infondata poi l’accusa di calunnia a Di Pietro.
Scivolone di Santoro: negato a Rds il diritto di satira
Dura reazione di Santoro al programma di Giò Violanti su Radio Dimensione Suono, dove l’imitatore, spacciandosi per il conduttore di Annozero, chiama in diretta i politici per invitarli alla sua trasmissione. E' infondata la diffida tramite avvocato.
Berlusconi su Obama: e una battuta diventa discriminazione razziale
L’infelice battuta di Berlusconi, che nel corso di una conferenza stampa ha definito Obama “bello, giovane e anche abbronzato”, ha suscitato sconcerto in tutto il mondo. Tecnicamente si tratta di reato, in quanto atto di discriminazione razziale.
Picconata di Cossiga: questa volta è istigazione a delinquere
Le gravi dichiarazioni rilasciate da Cossiga a “Quotidiano Nazionale”, dove consiglia al ministro dell’Interno Maroni di dare mano libera ai manifestanti per poi mandarli all’ospedale, realizzano gli estremi del reato di istigazione a delinquere.
L'attacco ad Annozero: ancora si parla a sproposito di contraddittorio
Ancora una volta Michele Santoro viene attaccato per lo stile di conduzione di Annozero. La motivazione è la mancanza del contraddittorio. Si tratta di accuse inaccettabili, basate sul paradosso della notizia che viene smentita nel momento in cui nasce.
Quando il tg1 si improvvisa portavoce del clan dei Casalesi
Sconcertante servizio andato in onda sul tg1 delle 20 di domenica scorsa, in cui una lettera di Giuseppe Setola, boss latitante della camorra, viene divulgata in assenza di un interesse pubblico. Prospettabile una grave violazione della Carta dei Doveri.
Una grossa ingenuità costa a Travaglio una condanna per diffamazione
Marco Travaglio è stato condannato dal tribunale di Roma per avere riportato in un articolo verità parziali, collocando falsamente Previti in una riunione dal sapore mafioso. Quando con l’omissione di fatti rilevanti si viola il requisito della verità.
Cattolica di Milano: concorso nel reato di apologia del fascismo
L’affissione di quei manifesti apparsi all’interno dell’Università, inneggianti al ventennio fascista e raffiguranti croci celtiche, costituisce apologia del fascismo. E chi l’ha autorizzata dovrebbe rispondere a titolo di concorso nello stesso reato.
Quando la classe politica vieta ai magistrati la libertà di pensiero
L’iniziativa di due consiglieri laici del Csm nei confronti del pm Fabio De Pasquale e del magistrato Adriano Sansa è la conseguenza di quelle leggi che vogliono sopprimere la libertà di pensiero dei magistrati. Soluzione che l’art. 21 Cost. non consente.
Preghiere nel deserto e pipì nelle moschee: indagato Gentilini
La Procura di Venezia sta indagando il vicesindaco di Treviso per le frasi pronunciate al comizio tenuto in occasione della festa della Lega Nord. L’ipotesi è la violazione della legge Mancino. Ma c'è anche il vilipendio della religione islamica.
La satira de L'Unità sul ministro Brunetta. E Gasparri non capisce
Maurizio Gasparri attacca L’Unità per aver pubblicato una vignetta in cui una ex guardia giurata disoccupata, impugnando una pistola, va da Brunetta a “ringraziarlo” per la sua guerra ai fannulloni. La vignetta è chiara espressione del diritto di satira.
Messaggio da Bitonto: non divulgare mai la promozione dell'inquisito
Il sindaco di Bitonto chiede al giornalista Daniele Martinelli i danni per aver trasmesso un breve filmato girato all’interno dei locali del municipio e per averlo sostanzialmente accusato di atteggiamento mafioso. Una richiesta assolutamente infondata.
Rifondazione e Farc: quando l'articolista eccede lo scopo informativo
Viola il requisito della continenza formale l’articolo apparso lo scorso 31 agosto su Repubblica a firma Omero Ciai circa i rapporti tra Rifondazione e Farc, poiché il titolo induce il lettore ad attribuirle un ruolo nel rapimento di Ingrid Betancourt.
Quella strana accusa della Procura di Roma contro Sabina Guzzanti
La Procura di Roma vuole procedere nei confronti di Sabina Guzzanti per le frasi pronunciate contro il Papa al No Cav Day dell’8 luglio. Decisione che lascia perplessi, se si pensa all’archiviazione chiesta per quanto detto da Beppe Grillo su Napolitano.
Intercettazioni di Prodi: Panorama rivela segreti di ufficio
Le intercettazioni di Prodi svelano comportamenti privi di rilevanza penale, ma la cui diffusione soddisfa un interesse pubblico. Al contrario, è chi le ha pubblicate ad aver commesso un reato, trattandosi di intercettazioni non ancora depositate.
Fs e caso De Angelis: quando l'azienda impone l'obbligo di omertà
E’ illegittimo il licenziamento che le Fs hanno comminato al sindacalista Dante De Angelis, responsabile per la sicurezza, che a seguito dell’incidente occorso il 14 luglio all’Eurostar aveva invitato i vertici aziendali ad una più accurata manutenzione.
Informazione e tg4: analisi giuridica della conduzione di Emilio Fede
Lo stile con cui Emilio Fede conduce il tg4 è estraneo ad un ordinamento democratico, dove il concetto di obiettività della notizia impedisce che la critica possa manifestarsi in un contesto di cronaca. Il cattivo esempio del servizio sul No Cav Day.
La satira politica secondo Dario Fo tradotta in termini giuridici
Intervistato da Micromega all’indomani del No Cav Day, Dario Fo difende la performance di Sabina Guzzanti sul Papa spiegando cos’è la satira politica. Il suo pensiero trova pieno riscontro nella giurisprudenza consolidatasi in tema di diritto di satira.
La satira di Sabina Guzzanti e la dimensione pubblica di Mara Carfagna
Sabina Guzzanti attacca Mara Carfagna, che secondo un’intercettazione, mai pubblicata, sarebbe stata nominata ministro per i favori sessuali concessi a Berlusconi. Fatto ufficialmente non vero ma di dominio pubblico. Quanto basta per il diritto di satira.
Berlusconi hard: dove finisce il gossip e incomincia la pornopolitica
Berlusconi abbandona l’idea del decreto intercettazioni, che in realtà serviva per occultare imbarazzanti conversazioni telefoniche. Alcune con amiche nominate ministro, altre sui criteri adottati per la loro selezione. Dove arriva l’interesse pubblico.
Berlusconi magnaccia: anche i politici possono fare satira
Dopo la pubblicazione delle ultime intercettazioni, Di Pietro dà del magnaccia a Berlusconi per aver indicato ad Agostino Saccà numerose ragazze da inserire all’interno delle fiction Rai. Il Cavaliere si ritiene diffamato. Ma c’è il diritto di satira.
Da storico a clandestino: la vicenda kafkiana di Carlo Ruta
Dapprima il sequestro del sito accadeinsicilia.net, poi la condanna per il reato di stampa clandestina. Finisce qui il primo round della giustizia a Ragusa, che non vede di buon occhio il lavoro di Carlo Ruta, instancabile storico e giornalista siciliano.
Berlusconi scrive a Schifani diffamando pm e giudici di Milano
Accusa il pm del processo Mills di usare la giustizia a fini politici e mediatici e il tribunale di essere supinamente adagiato sulla tesi accusatoria. Il tutto in una lettera al presidente del Senato, che su richiesta del premier l’ha letta in aula.
Intercettazioni: solo fumo negli occhi la tutela della privacy
La modifica della normativa sulle intercettazioni viene presentata all’opinione pubblica come intervento necessario per tutelare la privacy dei cittadini. Niente di più falso. Laddove vi è violazione, l’ordinamento già appresta i mezzi necessari.
Chi tocca le Camere muore: la Cassazione condanna lo scoop delle Iene
Confermata la condanna delle Iene per illecito trattamento di dati personali, in occasione del test antidroga effettuato ai parlamentari. Decisione condivisibile. Ma non le motivazioni, che rischiano di fare dei parlamentari un gruppo di intoccabili.
Governo sulle intercettazioni: quando la censura diventa Sistema
La legge che il governo si prepara ad emanare è palesemente incostituzionale. Ma è anche in contrasto con i principi generali del diritto comunitario. Qualsiasi tribunale potrà disapplicarla, senza dover attendere l’intervento della Corte Costituzionale.
Caso Barnard (parte prima): quando i bermuda diventano dato personale
Paolo Barnard, ex punta avanzata della squadra di Report, condannato con la Rai e la Gabanelli per violazione della riservatezza di un informatore scientifico intervistato in spiaggia sul comparaggio farmaceutico e poi riconosciuto per un paio di bermuda.
Caso Barnard (parte seconda): che ci azzecca la clausola di manleva?
In giudizio la Rai e Milena Gabanelli hanno invocato l’applicazione della clausola di manleva, che addosserebbe a Barnard l’intera responsabilità. Richiesta incomprensibile, vista la sua formulazione. Clausola che andrebbe sempre considerata nulla.
Corte di Cassazione: garantita la privacy del Berlusconi sciupafemmine
Lecito il sequestro delle foto di Berlusconi con cinque ragazze all’interno di Villa Certosa e pubblicate dal settimanale ‘Oggi’. Riconosciuto il carattere privato di quelle immagini. Ma la sentenza offre spunti interessanti in tema di diritto di cronaca.
Decreto 'salva Rete4': Berlusconi spernacchia l'Unione Europea
La storia del conflitto di interessi finisce nel peggiore dei modi. Il decreto del nuovo governo Berlusconi sulle televisioni è un affronto all’Unione Europea, che finirà per vederci come uno Stato canaglia. Ma il Consiglio di Stato può fare giustizia.
Un chiaro segno dei tempi l'intervista a Romani sul caso Travaglio
Paolo Romani, sottosegretario con delega alle Comunicazioni, viene intervistato da Klaus Davi. Le sue affermazioni riflettono in materia di informazione il pensiero della classe politica, favorevole ad una subordinazione dell’informazione alla politica.
Rischia la diffamazione l'articolo di D'Avanzo sul metodo Travaglio
L’attacco di D’Avanzo al cosiddetto metodo Travaglio potrebbe costargli una condanna. Seri dubbi su quanto scritto da D’Avanzo circa le vacanze siciliane di Travaglio pagate dal mafioso Aiello. E la lezione di D’Avanzo rischia di basarsi su un paradosso.
Travaglio da Fazio: legittima la critica al presidente Schifani
E’ probabile che la querela di Schifani contro Travaglio verrà archiviata. I fatti citati sono veri, in quanto tratti da fonti ufficiali. Errata la critica di D’Avanzo su Repubblica, che gli imputa la violazione del requisito della continenza formale.
Bullismo a Viterbo: Tg3 trasmette immagini a contenuto raccapricciante
Da Viterbo arriva un video che ritrae alcuni adolescenti mentre incendiano i capelli di un loro coetaneo. Il video, catturato dal solito telefonino, non finisce su youtube, ma in prima serata sul Tg3. Qui è palese la violazione della legge sulla stampa.
L'Agenzia delle Entrate fa scempio della privacy degli italiani
La grave vicenda dimostra come anche ai massimi livelli si faccia confusione tra il concetto di ‘comunicazione’ e quello di ‘diffusione’ di dati personali. E’ lo stesso errore commesso da quei quotidiani che hanno pubblicato i redditi dei professionisti.
Preavviso di censura a Santoro per aver dato spazio a Beppe Grillo
Il presidente della Rai Petruccioli ha attaccato duramente Michele Santoro per le immagini del V2 Day trasmesse ad Annozero, calpestando l’interesse pubblico alla conoscenza di quanto trasmesso e ignorando la legittimità della critica espressa da Grillo.
Facci attacca Grillo: violata la riservatezza, diffusi dati sensibili
Non può ricondursi al diritto di critica il lungo articolo su Beppe Grillo pubblicato dal Giornale in concomitanza del V2 Day, contenente diversi riferimenti privi di un obiettivo interesse pubblico. Vi è anche una illecita diffusione di dati sensibili.
Condannato Sgarbi: diffamò i magistrati del pool di Mani Pulite
Dovrà pagare 180 mila Euro ai pm Colombo, Davigo e Greco per aver dato loro degli assassini in alcune interviste. Nessuna condanna per quotidiani e giornalisti, che hanno riportato una dichiarazione di pubblico interesse. La decisione è condivisibile.
Lega Nord al Governo: aumenta il rischio di discriminazioni etniche
Quello che sta per insediarsi è il Governo che nel 2006 menomò la legge Mancino, che puniva le manifestazioni di pensiero basate sulla discriminazione etnica, legittimando così gli insulti a sfondo razzista. Come quelli veicolati da Radio Padania Libera.
Berlusconi diffama Di Pietro e sfiora l'apologia del delitto di mafia
A Porta a Porta accusa Di Pietro di possedere una laurea non valida e di aver esibito certificati falsi al concorso in magistratura. E su La7 fa l’apologia subliminale della associazione di tipo mafioso dando dell’eroe all’ergastolano Vittorio Mangano.
Per la Procura di Roma Padoa Schioppa non diffamò il generale Speciale
La Procura di Roma ha richiesto l’archiviazione del procedimento per la querela sporta dal generale Speciale contro il ministro Padoa Schioppa, che ne aveva duramente criticato l’operato. Riconosciuto il diritto di critica. Una decisione condivisibile.
Caso Meredith: Telenorba pubblica immagini a contenuto raccapricciante
Le torture di Abu Graib. La battaglia di Falluja. Casi di notizie accompagnate da immagini raccapriccianti, giustificate però dall'interesse pubblico. La stessa cosa non può dirsi per le immagini del cadavere di Meredith Kercher, diffuse da Telenorba.
L'orgia nazista di Mosley: ecco un esempio di gogna mediatica
Quanto capitato a Max Mosley, immortalato da un video in un’orgia in stile nazista, rappresenta un esempio eclatante di notizia priva di interesse pubblico, non potendo incidere sul rapporto che lo lega alla collettività, in quanto presidente della Fia.
La Cina blocca la mozzarella di bufala, scatta la rappresaglia del Tg2
Vìola i doveri deontologici di lealtà e di buona fede il servizio del Tg2 di domenica sulla decisione della Cina di bloccare l'importazione dall'Italia della mozzarella di bufala. Esempio eclatante di violazione del requisito della continenza formale.
I gioielli di Prodi, lo scoop del Giornale e la continenza formale
La presidenza del Consiglio annuncia azioni legali per l’inchiesta del Giornale sul mistero dei doni di Stato ricevuti da Prodi e spariti da Palazzo Chigi. Ma la pubblicazione, evidentemente strumen tale, non vìola i principi del diritto di cronaca.
Dal tribunale di Agrigento un colpo basso alla libertà di stampa
Loredana Guida, giornalista, ci segnala il provvedimento con cui il presidente del Tribunale di Agrigento ha negato la registrazione del periodico da lei diretto. Il provvedimento si pone in aperto contrasto con diverse disposizioni costituzionali.
Registrazione delle testate: i poteri dei presidenti di tribunale
Giungono segnalazioni sui comporta menti di alcuni presidenti di tribunale che hanno rifiutato la registrazione di un periodico esercitando un potere non riconosciuto dalle vigenti leggi sulla stampa, che consentono un controllo esclusivamente formale.
Armani firma numero di Grazia: sospesa per due mesi l'ex direttrice
Per l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, l’idea di Carla Vanni è una forma di ‘commistione tra giornalismo e pubbli cità' e di 'abdicazione dell'autonomia del lavoro giornalistico'. In realtà, è condi visibile solo la violazione del dovere di autonomia.
L'Authority sulla cronaca giudiziaria: stop ai 'processi mediatici'
Lascia perplessi la Delibera dell’Agcom sui cosiddetti processi mediatici, che tenta di limitare la cronaca giudiziaria equivocando su concetti come ‘gogna mediatica’ e la presunzione di non colpe volezza. E il delitto di Perugia continua a imperversare.
Enzo Biagi è morto e Berlusconi lo diffama: la parola ai congiunti
Berlusconi offende la memoria di Biagi, accusandolo di aver lasciato la Rai per poter ‘essere liquidato con un compenso molto elevato’. I familiari di Biagi hanno il diritto di rettifica. Comportamento deontologicamente non impeccabile da parte di Riotta.
Su 'Libero' l'organigramma della lottizzazione Rai: violata la privacy
E' di interesse pubblico conoscere in che misura i partiti si spartiscono le risorse umane della Rai. Ma realizza una viola zione della privacy la pubblicazione inte grale dei nomi di quei ‘lottizzati’ che non hanno un collegamento con la colletti vità.
L'Authority bacchetta Santoro: non ha svolto la funzione del semaforo
La decisione dell’Authority su Annozero deriva da un sistema normativo che assimila l’informazione alla comunica zione politica, relegando il giornalista a mero garante delle valutazioni politiche e rendendo rischioso l'approfondimento informativo.
'Porta a Porta': quando la comunicazione politica stravolge il fatto
La trasmissione di Bruno Vespa del 21 gennaio, che ha ospitato l’ex ministro Mastella, ha preteso di far luce su un fatto con la formula della comunicazione politica, violando le norme emanate dalla Commissione di Vigilanza e il dovere di lealtà.
Il Papa alla Sapienza, la lettera dei 67 e il diritto di critica
Rientra nel diritto di critica la lettera dei 67 docenti della Sapienza, che definisce "incongruo" l'invito di Benedetto XVI alla inaugurazione dell'anno accademico. E tra le reazioni spunta la dichiarazione diffamatoria dell'ex ministro Castelli.
Show di Giuliano Ferrara al Tribunale di Parigi: problemi deontologici
Questioni deontologiche derivanti da un'imbarazzante deposizione di Giuliano Ferrara davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi, che lo ha condannato per aver pubblicato sul Foglio un articolo scritto da Antonio Tabucchi ma destinato a Le Monde.
Per il Tribunale di Milano Il Giornale non diffamò Caselli e Lo Forte
Discutibile sentenza del Tribunale di Milano che assolve Belpietro e Jannuzzi dall’accusa di diffamazione aggravata ai danni di Lo Forte e Caselli per un articolo sui controversi rapporti tra Ros e magistrati di Palermo. I fatti narrati sarebbero veri.
Lecita la pubblicazione delle intercettazioni tra Saccà e Berlusconi
Berlusconi considera la pubblicazione delle ultime intercettazioni un attacco criminale alla privacy. In realtà, viene pescato mentre falsa il funzionamento di un sistema costituzionale violando il principio di sovranità popolare sancito all'art. 1 Cost.
Magistratura e Armata Rossa: Berlusconi invochi il diritto di satira
I recenti attacchi di Berlusconi alla magistratura, che lo sta indagando per corruzione, integrano gli estremi del reato di vilipendio dell’ordine giudiziario. Non possono ricondursi al diritto di critica. Ma potrebbe invocarsi il diritto di satira.
Il duro colpo della Corte Costituzionale alla privacy dei parlamentari
La sentenza della Corte Costituzionale che falcidia la legge Boato del 2003 sulle intercettazioni indirette dei parlamentari. Il gip non chiederà più l'autorizzazione del Parlamento per utilizzarle contro l'indagato. I riflessi sul diritto di cronaca.
Luttazzi epurato da La7 per aver inventato il paradosso di Berlusconi
La volgarissima battuta di Luttazzi su Ferrara rientra nel diritto di satira, perché rispetta il requisito di coerenza causale preteso dalla giurisprudenza. E le contraddizioni contenute nella motivazione ufficiale di La7 fanno pensare a una censura.
Nelle intercettazioni il vero volto di Azouz Marzouk
Dalla pubblicazione delle intercettazioni il personaggio Azouz esce stravolto. Nessuna reazione dai politici per presunte violazioni della privacy. Anche se le cose peggiori vengono da brani privi di rilevanza penale, proprio come nelle scalate bancarie.
Condannato Forattini: lese la reputazione del magistrato Caselli
Giro di vite della Cassazione sul diritto di satira. Condannato Forattini per una bruttissima vignetta su Caselli all’indomani del suicidio del giudice Lombardini. Ma la decisione non è condivisibile perché adotta il metodo di valutazione della critica.
Il caso Raiset tra infedeltà dirigenziale e servilismo giornalistico
Durante il governo Berlusconi dirigenti e giornalisti Rai hanno manipolato le notizie al solo scopo di favorire gli interessi del capo del Governo. Un comportamento sanzionabile con il licenziamento e con la radiazione dall’Albo dei giornalisti.
Beppe Grillo a Strasburgo: legittima la critica al ministro Mastella
Rientra nel diritto di critica evocare le stragi mafiose del 1992 per denunciare lo stato di totale isolamento in cui versa un magistrato titolare di indagini delicate e bersaglio di reiterate iniziative poste in essere dal ministro della Giustizia.
L'addio a Enzo Biagi tra commemorazioni e illeciti deontologici
Violano la Carta dei Doveri i giornalisti di quei Tg che ricostruiscono la vita professionale di Enzo Biagi omettendo di narrare i fatti che portarono al suo allontanamento dalla Rai, con particolare riferimento al cosiddetto editto bulgaro.
Nicoletta Mantovani: il dato sensibile ferma la cronaca scandalistica
La vedova di Pavarotti non ha un rapporto diretto con la collettività, essendo la sua una dimensione pubblica derivata. Pertanto la sua malattia è un dato sensibile privo di interesse pubblico e la relativa notizia non va diffusa in mancanza di consenso.
I delitti efferati: quando l'orrore fagocita la privacy
Cogne, Novi Ligure, Erba, Garlasco. Luoghi dove negli ultimi anni si sono consumate tragedie della follia che hanno incollato alla tv milioni di persone. Spesso a finire nel mirino sono i giornalisti, accusati di violare la privacy. Ma è davvero così?
Bocciato dal Garante lo scoop di Sky sull'Imam di Viale Jenner
Il Garante della Privacy stigmatizza il comportamento di due giornalisti che di nascosto hanno registrato un colloquio con l'Imam della moschea di Milano dopo averlo avvicinato con la scusa di un consulto religioso. Una decisione non condivisibile.
Il monologo di Valentino Rossi e l'uso privato del mezzo televisivo
Il telegiornale che trasmette un videomessaggio contenente dichiarazioni prive di interesse pubblico a tutela di interessi personali del protagonista vìola la Carta dei Doveri, incrinando il rapporto di fiducia tra cittadini e organo di informazione.
Sesso, droga e collasso: quando il parlamentare la combina grossa
E’ di interesse pubblico la notizia del parlamentare che organizza festini a base di droga e di sesso a pagamento, se vota leggi restrittive sul consumo di stupefacenti ed è favorevole ad una politica repressiva nei riguardi della prostituzione.
Dare del fazioso a un giornalista può essere diffamazione
Spesso il comportamento "fazioso" viene attribuito a chi contraddice il politico ponendogli domande "scomode". Ma il termine è lesivo della reputazione del giornalista, perché presuppone un comportamento contrario ai doveri di autonomia e di verità.